Il poema incompleto del poeta statunitense Ezra Pound, scritto tra il 1915 e il 1962, è considerato uno dei capolavori della letteratura modernista. Raccolto in una decina di volumi, si suddivide in 117 sezioni, ognuna delle quali costituisce un canto.
Riportiamo, di seguito, parte di The Pisan Cantos: una delle molte sezioni dei Cantos, spesso confusa con l’intera opera, comprendente i canti 74-84. Scritta alla fine della Seconda guerra mondiale (1945), prende vita nel periodo in cui l’autore venne internato in un campo di detenzione dell’esercito statunitense ad Arena Metato, presso Pisa.
Ezra Puound, The Cantos, Canto LXXIV
Tematiche come la letteratura, il mito, la storia passata e presente, l’economia e la politica costituiscono il contenuto dei Cantos e, allo stesso modo, nelle opere in prosa. Difatti, opere come l’Odissea e la Divina Commedia sono di grande ispirazione per Pound: da una parte per il mondo dei viaggi, dall’altra per l’evocazione di personaggi del presente e del passato.
In virtù di questa forte influenza, una delle principali caratteristiche dei testi dell’autore è la frequente citazione di opere antiche utilizzando lingue classiche fra cui il greco, il latino e il cinese. Questa tecnica rende l’opera non solo oggetto di numerosi studi, ma unica nella sua incantevole complessità.
Alla laboriosità del poema contribuiscono le soventi allusioni a eventi storici, una costante brama di voler rivivere cronache del Mediterraneo antico, dell’Estremo oriente, dell’America e dell’Europa premoderna e moderna.
Ezra Pound si aggiudicò il premio Bollingen nel 1949, istituito da alcuni importanti intellettuali sotto l’egida del Governo degli Stati Uniti. Tale premiazione suscitò diverse polemiche: Pound era stato indiziato e processato in quanto sostenitore del regime fascista e, successivamente, posto in stato di detenzione per tradimento. Seguitamente, ritenuto incapace di intendere, l’autore venne recluso nel manicomio giudiziario criminale St. Elizabeths di Washington.
